Descrizione
Fu un antico casaro siciliano che, lavorando il latte delle sue pecore per produrre formaggio, mise la pasta nelle fuscelle in giunco. Quando il latte iniziò a inacidirsi a causa del caldo tentò di porvi rimedio immergendola in acqua calda. Grazie a quella particolare tecnica la pasta iniziò a filare e poi, posta in un piatto, prese la caratteristica forma a focaccia. Fu così che nacque la prima forma di Vastedda della Valle del Belice. Questa valle ha una lunghissima tradizione nella pratica dell’allevamento ovino, soprattutto finalizzato alla produzione di formaggi, fra cui si distingue la Vastedda.
Questa veniva prodotta solitamente nei mesi compresi tra giugno e settembre e si ritrovava spesso nelle feste della tradizione contadina, come ad esempio la mietitura, la vendemmia, ecc. La tradizione casearia, nelle metodologie e nelle tempistiche, è rimasta pressoché invariata: le pecore sono ancora allevate al pascolo e riparate in ovili che garantiscono il totale benessere degli animali e di conseguenza la migliore qualità del latte.
Allo stesso modo, la Vastedda della Valle del Belice DOP è ancora oggi un formaggio artigianale, lavorato da maestri casari con estrema abilità e professionalità, tramite l’uso di tecniche tradizionali e di attrezzature in legno e giunco. La zona di produzione della Vastedda della Valle del Belice DOP interessa 18 comuni delle province di Agrigento, Trapani e Palermo, nella regione Sicilia.