Il progetto

UN VIAGGIO ALLA RICERCA DELLA TRADIZIONE PERDUTA
DEI FORMAGGI TRA STORIA E SOSTENIBILITÀ

Otto formaggi, cinque regioni e un nuovo viaggio che inizia, alla scoperta (o ri-scoperta) di territori, tradizioni e storie di piccoli produttori. È questo il nuovo programma LoST EU, progetto sostenuto dell’Unione Europea sul tema della sostenibilità e della promozione delle piccole denominazioni casearie che porta avanti un piano di promozione e di eventi finalizzati alla valorizzazione di alcune eccellenze casearie italiane, eccellenze che rappresentano ad oggi una delle tante ricchezze del patrimonio gastronomico locale, oltre che un esempio di sostenibilità.

LoST racconta, quindi, di luoghi e prodotti lontani tra loro, accomunati però dallo strettissimo legame che hanno con la loro storia e il loro territorio, diventando simbolo di un “altrove” rispetto a una cultura più convenzionale. L’acronimo LoST (looking for the sustainability of taste in Europe) significa proprio la ricerca di un gusto unico, irripetibile, che porta in sé i valori della sostenibilità. E vuole suggerire l’idea di qualcosa che pare perduto, ma anche un bisogno di ricerca che molti di noi provano verso tradizioni che si sono perse e storie di un passato dove le regole erano diverse, dettate dal rapporto stretto con la natura.
Protagonisti, i formaggi di grande eccellenza italiana come il Murazzano, il Roccaverano, l’Ossolano dalla Regione Piemonte, il Puzzone di Moena dal Trentino, lo Strachítunt dalla Lombardia, la Vastedda della Valle del Belice e il Pecorino Siciliano dalla Sicilia e in ultimo il Provolone del Monaco dalla Campagna. Regioni da ogni angolo d’Italia, caratterizzate da paesaggi mozzafiato, che raccontano la bellezza del nostro Paese e allo stesso tempo sono la culla di questi formaggi straordinari.

La filiera di LoST prevede il coinvolgimento di otto piccoli Consorzi di Tutela, enti che nascono con l’intento di salvaguardare e promuovere questi valori fondamentali. Saranno protagonisti nel viaggio di LoST il Consorzio per la Tutela del Formaggio Murazzano DOP, il Consorzio per la Tutela del Formaggio Roccaverano DOP, il Consorzio per la Tutela del Formaggio Ossolano DOP, il Consorzio Volontario per la Tutela del Formaggio Puzzone di Moena DOP, il Consorzio per la Tutela dello Strachítunt DOP, il Consorzio di Tutela Vastedda della Valle del Belice DOP, il Consorzio di Tutela del Pecorino Siciliano DOP e il Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco DOP. Tutte realtà che condividono la stessa filosofia produttiva, il rispetto per il benessere animale e l’attenzione al consumatore, oltre a un forte radicamento nel loro territorio e paesaggio di provenienza.

Il progetto ha come parola chiave la sostenibilità, che è garantita grazie al grande lavoro dei Consorzi che tutelano il prodotto a partire da alcune regole fondamentali: la valorizzazione del patrimonio delle risorse naturali e delle tradizioni locali, la promozione e la conservazione dei paesaggi rurali regionali, che contrastano lo spopolamento delle aree marginali, e la volontà di preservare la varietà delle razze autoctone, al fine di non disperdere il patrimonio genetico. Fondamentale, inoltre, il sostegno all’economia locale. A questo proposito i Consorzi tutelano nello specifico la provenienza dei prodotti da allevamenti estensivi e rispettosi del ciclo di vita dei pascoli, promuovendo pertanto un uso sostenibile del suolo, caratteristiche che contribuiscono a mantenere viva l’economia delle aree di produzione.
LoST racconta, quindi, di luoghi e prodotti lontani tra loro, accomunati però dallo strettissimo legame che hanno con la loro storia e il loro territorio, diventando simbolo di un “altrove” rispetto a una cultura più convenzionale. L’acronimo LoST (looking for the sustainability of taste in Europe) significa proprio la ricerca di un gusto unico, irripetibile, che porta in sé i valori della sostenibilità. E vuole suggerire l’idea di qualcosa che pare perduto, ma anche un bisogno di ricerca che molti di noi provano verso tradizioni che si sono perse e storie di un passato dove le regole erano diverse, dettate dal rapporto stretto con la natura.
Protagonisti, i formaggi di grande eccellenza italiana come il Murazzano, il Roccaverano, l’Ossolano dalla Regione Piemonte, il Puzzone di Moena dal Trentino, lo Strachítunt dalla Lombardia, la Vastedda della Valle del Belice e il Pecorino Siciliano dalla Sicilia e in ultimo il Provolone del Monaco dalla Campagna. Regioni da ogni angolo d’Italia, caratterizzate da paesaggi mozzafiato, che raccontano la bellezza del nostro Paese e allo stesso tempo sono la culla di questi formaggi straordinari.
La filiera di LoST prevede il coinvolgimento di otto piccoli Consorzi di Tutela, enti che nascono con l’intento di salvaguardare e promuovere questi valori fondamentali. Saranno protagonisti nel viaggio di LoST il Consorzio per la Tutela del Formaggio Murazzano DOP, il Consorzio per la Tutela del Formaggio Roccaverano DOP, il Consorzio per la Tutela del Formaggio Ossolano DOP, il Consorzio Volontario per la Tutela del Formaggio Puzzone di Moena DOP, il Consorzio per la Tutela dello Strachítunt DOP, il Consorzio di Tutela Vastedda della Valle del Belice DOP, il Consorzio di Tutela del Pecorino Siciliano DOP e il Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco DOP. Tutte realtà che condividono la stessa filosofia produttiva, il rispetto per il benessere animale e l’attenzione al consumatore, oltre a un forte radicamento nel loro territorio e paesaggio di provenienza.
Il progetto ha come parola chiave la sostenibilità, che è garantita grazie al grande lavoro dei Consorzi che tutelano il prodotto a partire da alcune regole fondamentali: la valorizzazione del patrimonio delle risorse naturali e delle tradizioni locali, la promozione e la conservazione dei paesaggi rurali regionali, che contrastano lo spopolamento delle aree marginali, e la volontà di preservare la varietà delle razze autoctone, al fine di non disperdere il patrimonio genetico. Fondamentale, inoltre, il sostegno all’economia locale. A questo proposito i Consorzi tutelano nello specifico la provenienza dei prodotti da allevamenti estensivi e rispettosi del ciclo di vita dei pascoli, promuovendo pertanto un uso sostenibile del suolo, caratteristiche che contribuiscono a mantenere viva l’economia delle aree di produzione.